Champions League | Il re è nudo: il Borussia Dortmund colpisce il Psg, ma ad affondare è tutta la Ligue 1

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Il re è nudo: il Borussia Dortmund colpisce il Psg, ma ad affondare è tutta la Ligue 1

Eliminati: Luis Enrique consola Kylian Mbappé
Eliminati: Luis Enrique consola Kylian MbappéFlashscore - AFP
L'eliminazione della squadra di Luis Enrique mette in scacco la strategia di un movimento che, oramai da troppi anni, ha affidato tutte le proprie ambizioni europee al club parigino, trasformando il proprio campionato in un torneo che conosce il nome del proprio vincitore, salvo cataclismi, ancor prima di cominciare. Prova ne siano i 10 titoli conquistati negli ultimi 12 anni dal Psg. In Europa, però, è tutta un'altra musica...

Anche quest'anno sarà il prossimo anno. Lo scorso mese di giugno, il Manchester City riuscì a conquistare la prima Champions League della propria storia dopo averla rincorsa, acquisto dopo acquisto, per diverse stagioni. Ebbene, il Paris Saint Germain non ce l'ha fatta nemmeno questa volta e, suo malgrado, dovrà rimandare di nuovo le proprie ambizioni di gloria.

Eppure sembrava tutto apparecchiato per la seconda finale della massima competizione europea della storia del club, dopo quella persa, in piena pandemia, contro il Bayern Monaco.

A segnare il gol decisivo di quell'incontro fu, ironia della sorte, un canterano dello stesso Psg, costretto ad andare a cercare altrove i minuti che nel proprio club era destinati alle stelle comprate a suon di milioni: Kingsley Coman.

Road to Wembley

E dire che l'eliminazione dell'Inter, consumata dall'Atlético Madrid al Metropolitano, sembrava aver spianato ai francesi la strada verso Wembley. E, invece...

Il match del Parco dei Principi
Il match del Parco dei PrincipiFlashscore-StatsPerform

Dopo aver eliminato una Real Sociedad arrivata al momento clou della stagione senza le energie che le avevano permesso di vincere il girone dell'Inter e di essere etichettata come la sorpresa posivita della prima fase, gli uomini di Luis Enrique hanno approfittato dell'errore di Ronald Araujo per ribaltare un Barcellona lasciato in 10 per oltre un'ora dal proprio centrale.

"Solo chi non sa di calcio poteva pensare che il Borussia Dortmund non fosse un rivale temibile", ha assicurato Luis Enrique alla fine dell'incontro disputato ieri sera al Parco dei Principi. Il tecnico asturiano ha ragione. Tuttavia, anche chi non sa di calcio era cosciente che ad avere dalla propria parte i favori dei pronostici non fossero i tedeschi, bensì il suo Psg.

L'amarezza di Lucho
L'amarezza di LuchoFlashscore-StatsPerform

La crisi di un movimento

Ed è anche e soprattutto per questa ragione che l'eliminazione brucia ancor di più, perché conferma, fortunatamente, che i soldi, per quanto importanti, non sono sempre sinonimo di vittoria assicurata. Il calcio, infatti, è anche identità e senso di appartenenza e, sotto questo punto di vista, il Borussia Dortmund ha surclassato un Paris Saint Germain che a fine stagione perderà la propria stella più luminosa che, ironicamente, ha scelto di trasferirsi proprio alla corte del nemico giurato di Nassere Al Khelaifi: Florentino Pérez.

L'addio di Kylian Mbappé, tuttavia, non è un durissimo colpo solo per il Psg. A incassarlo, infatti, è un intero movimento che stenta a decollare e che, oramai da troppi anni, affida, stagione dopo stagione, solo ed esclusivamente ai parigini tutte le proprie ambizioni di ripetere quello che nella storia del calcio francese è riuscito a fare soltanto Bernard Tapie e il suo Olympique di Marsiglia. E la verità è che i risultati, numeri alla mano, sono estremamente deludenti. 

I numeri del fenomeno di Bondy
I numeri del fenomeno di BondyFlashscore

Ed è per questa ragione che viene da chiedersi se sia azzeccata la strategia della Ligue 1 di chiudere un occhio - e a volte entrambi - facendo finta di non vedere gli spropositi economici di un club che rispetta il Fair Play Finanziario della Uefa soltanto perché Al Khelaifi ha deciso di diventare il braccio armato di Aleksander Ceferin nella sua lotta contro la Superlega.

Ebbene, se è vero che la presenza dei campioni che affollano lo spogliatoio del Psg è un eccellente richiamo per gli sponsor, è altrettanto vero che, a livello sportivo, le emozioni trasmesse dal campionato francese non sono certo degne di un campionato top, come invece qualcuno vorrebbe far credere: sotto questo aspetto, in Portogallo e, se vogliamo, anche in Olanda l'incertezza sull'epilogo è sicuramente maggiore.

Per il Psg 10 titoli di Ligue 1 negli ultimi 12 anni
Per il Psg 10 titoli di Ligue 1 negli ultimi 12 anniFlashscore

A questo punto, resta da capire come e da chi deciderà di ripartire Al Khelaifi dopo il tradimento di Mbappé. È arrivato il momento di costruire qualcosa che non dovrà necessariamente poggiare le proprie basi sulle folli spese di mercato.

E, sotto questo aspetto, Luis Enrique potrebbe essere l'uomo giusto a cui affidare un progetto a lungo termine. Per farlo, però, il Psg dovrà ammettere, prima di tutto internamente, di aver sinora sbagliato. Tutto, o quasi tutto.

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